Inchiesta 7,62 Nato
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Io nel solito boschetto generoso di reperti, tempo fa' trovai dei bossoli della FN del 63 e 65, se non ricordo male. Quindi questi potrebbero essere i primi anni nei quali noi italiani abbiamo iniziato a produrre il 7,62 nato. Negli anni prima il grosso probabilmente lo acquistavamo dall'estero.
Controllero' i fondelli per essere più' preciso.
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Old1973
Si vis pacem, para bellum.
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
1961! penso, che la capsula nera, in questo, e negli altri significhi, caricamento, con polvere a cilindretti, la verde, ball powder.
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Oltre ai vagoni che acquistavano dall'est per le prove. Ma come non c'era il Muro??? Vai a capire come e perchè, comunque ho scatole cecoslovacche del 70.OLD1973 ha scritto:Io nel solito boschetto generoso di reperti, tempo fa' trovai dei bossoli della FN del 63 e 65, se non ricordo male. Quindi questi potrebbero essere i primi anni nei quali noi italiani abbiamo iniziato a produrre il 7,62 nato. Negli anni prima il grosso probabilmente lo acquistavamo dall'estero.
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Prodotte appposta naturalmente dato che " i nemici" non avevano nessun arma in quel calibro. Come dicevano i latini Pecunia non olet
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Il 7.62 mm NATO è entrato ufficialmente in servizio con il BM 59 nel 1959-1960, ma solo a partire dal 1963 cominciò ad essere usato in maniera diffusa, con l'inizio della conversione "in massa" dei Garand in 30/06 in Garand T2
Dato che in quegli anni venivano ancora utilizzate attivamente armi in 30/06 e in 303 british, non credo che tra il 1959 e il 1963 la domanda di munizioni in 7.62 NATO fosse così elevata da richiedere l'acquisto di lotti esteri. Ma tutto può essere.... vai a sapere con precisione come sono andate le cose in quel marasma di armi ed equipaggiamenti dell'epoca...
Non a caso io ho rinvenuto bossoli della FN in 5.56 mm datati 1986 e 1991, quindi potrebbero ( come per il 7.62 mm) aver utilizzato lotti esteri per i primi tempi di utilizzo anche nel caso del 5.56 mm ( sempre che tali bossoli non derivino da esercitazioni interforze)
Dato che in quegli anni venivano ancora utilizzate attivamente armi in 30/06 e in 303 british, non credo che tra il 1959 e il 1963 la domanda di munizioni in 7.62 NATO fosse così elevata da richiedere l'acquisto di lotti esteri. Ma tutto può essere.... vai a sapere con precisione come sono andate le cose in quel marasma di armi ed equipaggiamenti dell'epoca...
Non a caso io ho rinvenuto bossoli della FN in 5.56 mm datati 1986 e 1991, quindi potrebbero ( come per il 7.62 mm) aver utilizzato lotti esteri per i primi tempi di utilizzo anche nel caso del 5.56 mm ( sempre che tali bossoli non derivino da esercitazioni interforze)
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Sulle quantità di munizioni utilizzate io penserei anche alle MG 42/59 che proprio parsimoniose non erano...
Per l'addestramento soprattutto nell'ottica della nuove armi in adozione credo, alla luce anche del numero di esemplari da me fino ad oggi visti, che la produzione nel 1960 sia stata notevole per poi calare nei due anni successivi e riprendere poi con una produzione costante di pezzi annui negli anni successivi, Stento comunque a immaginare perché fino a tre anni dopo l'adozione entrambe le ditte non li marchiassero con in simbolo NATO e con colorazione pre-NATO del fondello, dubito sia una coincidenza...
Per l'addestramento soprattutto nell'ottica della nuove armi in adozione credo, alla luce anche del numero di esemplari da me fino ad oggi visti, che la produzione nel 1960 sia stata notevole per poi calare nei due anni successivi e riprendere poi con una produzione costante di pezzi annui negli anni successivi, Stento comunque a immaginare perché fino a tre anni dopo l'adozione entrambe le ditte non li marchiassero con in simbolo NATO e con colorazione pre-NATO del fondello, dubito sia una coincidenza...
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Già, anche i primi 5.56 NATO non erano marchiati col simbolo NATO
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Ottenere la qualifica Nato per una cartuccia non è cosa semplice. C'è una procedura ben precisa. Finché la procedura non è stata portata a termine e finché non hai avuto l'autorizzazione, la crocetta non ce la puoi mettere.
Il pirotecnico di Capua, la croce nel cerchio sulle munizioni a salve (che ricordo, furono di sua concezione) del 7,62 Nato non ha potuto mettercela fino al 1968.
Il pirotecnico di Capua, la croce nel cerchio sulle munizioni a salve (che ricordo, furono di sua concezione) del 7,62 Nato non ha potuto mettercela fino al 1968.
Questo per un motivo diverso. In Italia abbiamo cominciato a produrre i 5,56 tipo M193 (con palla di 55 grani) e solo verso la metà degli anni Novanta abbiamo iniziato a produrre gli SS109 (palla di 62 grani), gli unici ad avere la qualifica Nato (insieme agli M855, sempre con palla di 62 grani). Quindi, i 5,56 M193 sono sempre stati marcati solo "5,56", mentre gli SS109 hanno la croce nel cerchio. Allo stesso modo, anche le cartucce frangibili prodotte dalla Fiocchi hanno solo la denominazione "5,56" perché non hanno ricevuto la qualifica Nato.Già, anche i primi 5.56 NATO non erano marchiati col simbolo NATO
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Ti riferisca a questo tipo o a questochaingun ha scritto:Ottenere la qualifica Nato per una cartuccia non è cosa semplice. C'è una procedura ben precisa. Finché la procedura non è stata portata a termine e finché non hai avuto l'autorizzazione, la crocetta non ce la puoi mettere.
Il pirotecnico di Capua, la croce nel cerchio sulle munizioni a salve (che ricordo, furono di sua concezione) del 7,62 Nato non ha potuto mettercela fino al 1968.
- chaingun
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Re: Inchiesta 7,62 Nato
Sì, esatto! Nel 1968 ha il simbolo Nato, nel 1967 invece no! Appena possibile posterò un'immagine.