Ciao a tutti, posto queste due insolite stiel tedesche fumogene senza "stiel", ovvero senza il classico manico in legno con accenditore a frizione all'interno.
Una è ricavata dal barattolo della nebelhandgranate 39, infatti reca sul corpo la canonica scritta "Nb.Hgr.39", dove andava avvitato il manico però c'è un adattore che ospita un accenditore a frizione BZE 39, con ritardo di un secondo (testa rossa).
L'altro barattolo, sebbene molto simile, è una granata diversa e non può più ospitare il manico in legno, ha una filettatura dove va inserito direttamente l'accenditore ( in questo caso un ANZ 39 ), i fori per l'emissione del fumo sono disposti diversamente e reca la scritta "Nb.Hgr.41".
"39" e "41"
Un manuale americano sull'equipaggiamento nemico che identifica la Nb.Hgr.39 come un prototipo della 41
Nebelhandgranate 39/41
- fert
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Re: Nebelhandgranate 39/41
altra 41
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Re: Nebelhandgranate 39/41
la 39 nella configurazine originale
[attachment=0]Nb mod 39.jpg[/attachment]
[attachment=2]DSCF1136.jpg[/attachment]
[attachment=1]Handgranaten 018.jpg[/attachment]
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- AndreaBG
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Re: Nebelhandgranate 39/41
Stupenda la 41 che hai postato, grazie
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Re: Nebelhandgranate 39/41
La domanda che mi sorge spontanea è "perchè privarla del manico e così precludersi la possibilità del lancio lungo?"
Comunque trovo 1 secondo un poco poco tra strappo e lancio anche considerando che "l'ho in mano io". L'accenditore sarà il suo? Quello di Fausto è azzurro
Comunque trovo 1 secondo un poco poco tra strappo e lancio anche considerando che "l'ho in mano io". L'accenditore sarà il suo? Quello di Fausto è azzurro
- wyngo
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Re: Nebelhandgranate 39/41
Buon giorno...complimenti ai pezzi postati e ai proprietari per le spiegazioni .
Sulla domanda del buon Andrea ci sono da fare due considerazioni di fondo...
La prima era che la Germania, dopo gli anni delle vittorie lampo, passava nell'economia di guerra; lo shock determinato dalle sconfitte in Russia e nel Mediterraneo, indusse il Regime, a partire dal 1943, a mobilitare l'intera economia del Reich alla guerra.
Brillanti burocrati come Todt e Speer ottennero nell'ultimo periodo della guerra un aumento senza precedenti della produzione di armi, grazie al saccheggio sistematico delle materie prime dei Paesi occupati e all'impiego di milioni di lavoratori deportati da tutta l'Europa e schiavizzati.
Tali risultati sono ancora più impressionanti se teniamo conto del bombardamento sistematico dei centri industriali tedeschi e delle infrastrutture stradali e ferroviarie attuate dall'aviazione anglo-americana.
Tutta questa mobilitazione economico-produttiva venne immediatamente seguita da una serie di norme e direttive per la semplificazione di tutte le lavorazioni relative praticamente ad ogni oggetto, materiale e anche ordigno o munizione in servizio...ad esempio, il bordo dell'elmetto, che non fu piu' ribattuto ma ottenuto per stampaggio semplice , fino al confezionamento di contenitori logistici per munizioni in fibre naturali, passando per il riutilizzo di migliaia di tonnellate di vecchie cariche di lancio inutilizzate, usate per la produzione di un nuovo ed efficiente esplosivo, che poteva essere anche lavorato per asportazione o addirittura laminato come un tessuto.
La seconda considerazione era che ormai, acclarato che la Germania doveva migliorare la sua efficienza produttiva, si doveva dare precedenza a materiali importanti come le bombe a mano esplosive, a discapito di altri meno importanti, come quelle fumogene o addirittura quelle da addestramento ritenute ormai superflue...indicativo il fatto del probabile riutilizzo di vecchie bombe d'aereo in cemento, con cariche esplosive, comunque considerate obsolete nel 1940.
Francesco
Sulla domanda del buon Andrea ci sono da fare due considerazioni di fondo...
La prima era che la Germania, dopo gli anni delle vittorie lampo, passava nell'economia di guerra; lo shock determinato dalle sconfitte in Russia e nel Mediterraneo, indusse il Regime, a partire dal 1943, a mobilitare l'intera economia del Reich alla guerra.
Brillanti burocrati come Todt e Speer ottennero nell'ultimo periodo della guerra un aumento senza precedenti della produzione di armi, grazie al saccheggio sistematico delle materie prime dei Paesi occupati e all'impiego di milioni di lavoratori deportati da tutta l'Europa e schiavizzati.
Tali risultati sono ancora più impressionanti se teniamo conto del bombardamento sistematico dei centri industriali tedeschi e delle infrastrutture stradali e ferroviarie attuate dall'aviazione anglo-americana.
Tutta questa mobilitazione economico-produttiva venne immediatamente seguita da una serie di norme e direttive per la semplificazione di tutte le lavorazioni relative praticamente ad ogni oggetto, materiale e anche ordigno o munizione in servizio...ad esempio, il bordo dell'elmetto, che non fu piu' ribattuto ma ottenuto per stampaggio semplice , fino al confezionamento di contenitori logistici per munizioni in fibre naturali, passando per il riutilizzo di migliaia di tonnellate di vecchie cariche di lancio inutilizzate, usate per la produzione di un nuovo ed efficiente esplosivo, che poteva essere anche lavorato per asportazione o addirittura laminato come un tessuto.
La seconda considerazione era che ormai, acclarato che la Germania doveva migliorare la sua efficienza produttiva, si doveva dare precedenza a materiali importanti come le bombe a mano esplosive, a discapito di altri meno importanti, come quelle fumogene o addirittura quelle da addestramento ritenute ormai superflue...indicativo il fatto del probabile riutilizzo di vecchie bombe d'aereo in cemento, con cariche esplosive, comunque considerate obsolete nel 1940.
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L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci
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Re: Nebelhandgranate 39/41
Andrea58 ha scritto: Comunque trovo 1 secondo un poco poco tra strappo e lancio anche considerando che "l'ho in mano io". L'accenditore sarà il suo? Quello di Fausto è azzurro
Gli accenditori li ho aggiunti io ma dovrebbero essere storicamente accurati dato che i tedeschi usavano accenditori con nessun ritardo su diverse granate fumogene come il nebelkerze39 e nebel eihandgranate42; tutte le nebelhandgranate41 che ho visto montavano accenditori a strappo ANZ con nessun ritardo.
L'accenditore postato da Fert ha un ritardo di 4 secondi ed era normalmente utilizzato sulle granate esplosive.
- Andrea58
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Re: Nebelhandgranate 39/41
A me comunque avrebbe fatto impressione, 1 secondo è un secondoAndreaBG ha scritto:Andrea58 ha scritto: Comunque trovo 1 secondo un poco poco tra strappo e lancio anche considerando che "l'ho in mano io". L'accenditore sarà il suo? Quello di Fausto è azzurro
Gli accenditori li ho aggiunti io ma dovrebbero essere storicamente accurati dato che i tedeschi usavano accenditori con nessun ritardo su diverse granate fumogene come il nebelkerze39 e nebel eihandgranate42; tutte le nebelhandgranate41 che ho visto montavano accenditori a strappo ANZ con nessun ritardo.
L'accenditore postato da Fert ha un ritardo di 4 secondi ed era normalmente utilizzato sulle granate esplosive.
- fert
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Re: Nebelhandgranate 39/41
Stiamo comunque parlando di fumogeno, nessuno scoppio, solo emissione...