Parliamo di restauri.

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Eniac
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Parliamo di restauri.

Messaggio da Eniac »

è questo ,un argomento che mi sta molto a cuore, e intendevo conoscere anche le vostre opinioni a riguardo , cioè cosa ne pensate del fatto di restaurare o meno un pezzo da mettere in collezione , mi spiego meglio , mi capita ,a volte ,di entrare in possesso di cartucce che hanno il collo fessurato o che sono addirittura forate , che hanno la vernice in punta rovinata se non addirittura quasi del tutto sparita , bene , visto il lavoro che faccio non mi riesce difficile risaldare in maniera invisibile una fessurazione , posso addirittura richiedere anche i fori , dispongo poi di tutta una serie di smalti che mi permettono di ridare vita ai colori spariti o consumati dal tempo e dall'usura ; vi allego le foto di una ogiva di cui parlammo tempo fa ed a cui era quasi del tutto sparito il colore , e che ho provveduto a ravvivare , non vi mostro pezzi saldati perche sarebbe inutile , tanto non si vede nulla se non la cartuccia intatta .
Ecco, cosa ne pensate di queste operazioni ? sminuiscono o annullano il valore del pezzo ? qualcuno preferisce non pulire i pezzi , altri addirittura li lucidano a nuovo , è quindi un campo in cui ognuno la vede a suo modo , io penso che non ci sia nulla di cui pentirsi ,ne che il valore si sminuisca , altrimenti tutti i quadri ,sculture ed affreschi non sarebbero mai restaurati , cosa ne pensate ?
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andreab
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da andreab »

Io personalmente odio la ruggine e gli ossidi dei vari materiali,quindi una pulitina ai miei pezzi la do,ma non mi piace riportare a nuovo il pezzo perchè perde tutto il suo fascino.....poi su questo argomento ci sono mille varianti di pensiero,io ho detto la mia [00016009
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Andrea58
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da Andrea58 »

Ti rispondo subito, per quello che mi riguarda la cartuccia è una cosa che amo maneggiare ragion per cui sporcarmi per farlo non lo accetto. La Bellucci infangata magari può anche attizzare ma coperta di guano perde molto del suo appeal. Per quanto possibile la pulizia la faccio a secco col tumbler anche se a volte per i pezzi verniciati proteggo le parti con il nastro isolante. I buchi se discreti non mi infastidiscono molto e se averla bucata è l'unico modo per avere il pezzo mi piego. Il concetto di mint sarebbe l'optimum ma sarebbe come pretendere di avere lo scudo di Achille nuovo percui mi adatto. Distinguo poi fra sporco e ossido. L'ossido è un'alterazione del metallo che porterà a lungo tempo ad un deterioramento percui intervengo. Le riparazioni non sono in grado di farle ma ritengo che se fatte su un pezzo col collo fessurato male non facciano. Poi tu le ripari per il tuo piacere personale e non per truffare nessuno percui che male c'è.
Per la riverniciatura poi mi mantengo neutrale anche perchè non ho mai badato alla cosa più di quel tanto. E questo lo si capisce dal fatto che non riconosco i bossoli che ho li. [icon_246 [icon_246 [icon_246
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Eniac
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da Eniac »

Grazie Andreab , lo scopo del 3ad è esattamente quello di sapere cosa ne pensano i vari forumisti , aggiungo un chiarimento , se il pezzo è solo "toccato" dal tempo anche io lo lascio come stà , non lo lucido ne gli faccio altro , ci metto mano "solo" se ci sono rotture o mancano pezzi e vernici originali che ne inficiano il riconoscimento o la struttura stessa.
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Eniac
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da Eniac »

Oops, io e Andrea58 abbiam postato quasi assieme , un doveroso grazie anche a lui per la testimonianza , ed un ulteriore chiarimento , è ovvio che il pezzo " trattato" è e resterà in mio possesso , ovviamente se dovessi scambiarlo/cederlo non mancherò prima di avvisare chi deve riceverlo , sia ben chiaro che lo scopo è quello di ridare lustro ad un pezzo da collezionare rovinato non di truffare la gente , altrimenti , ad esempio , di quelle ogive strane a punta argentata ne avrei a decine da mettere sul mercato [pino
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giovanni
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da giovanni »

Il discorso della patina naturale non regge dato che è comunque è possibile trovare cartucce dello stesso periodo con forti ossidazioni o nuove da scatola ragion per cui, a mio avviso, conviene comunque pulire le stesse soprattutto in presenza di ossidazioni che con il tempo rovinerebbero irreparabilmente i pezzi.
Il discorso del foro è completamente diverso, si possono collezionare anche cartucce forate , il problema è che esse, presso i collezionisti di buon livello verranno enormemente svalutate o addirittura snobbate, va da se che, a livello di studio, possono essere altrettanto valide.
Personalmente su oltre 4000 pezzi forse una decina non sono in condizioni pari al nuovo.
Per quanto riguarda la colorazione se da un lato la si potrebbe trattare al pari di un restauro dall'altra (vista la difficoltà nel riprodurre. materiali, gradazioni o tipi particolari di verniciatura o peggio di annerimento chimico) io personalmente preferisco trovare pezzi in condizioni integre.
Saldare o riparare pezzi danneggiati a livello tecnico comporta, perla maggior parte dei collezionisti, problemi ancora maggiori e l'eticità della questione va messa in pari di quella riguardante la colorazione...
artu44

Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da artu44 »

andreab ha scritto:Io personalmente odio la ruggine e gli ossidi dei vari materiali,quindi una pulitina ai miei pezzi la do,ma non mi piace riportare a nuovo il pezzo perchè perde tutto il suo fascino.....poi su questo argomento ci sono mille varianti di pensiero,io ho detto la mia [00016009
Concordo appieno.
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Eniac
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da Eniac »

Lasciando stare la riverniciatura saldatura e riparazione perche credo pochi siano attrezzati ed in grado di fare , tirando le somme fino ad ora, pare che tutti siano ben disposti se non altro a dare una pulita ai pezzi , su questo sono anche io daccordo , l'ossidazione o la ruggine è una brutta bestia per l'ottone o l'acciaio e col tempo porta all'usura completa dell'oggetto rendendolo inutile , personalmente all'inizio riportavo a specchio tutto quello che mi capitava a tiro, ma adesso non son piu tanto propenso , come dicevo tolgo tutte le ossidazioni e lo sporco ma non arrivo alla lucidatura , diciamo che le riporto a sembrare cartucce nuove ma che sono state in scatola per diversi anni , il problema maggiore che mi pongo però è che l'ottone è un materiale che ossida velocemente e con facilità , ho notato che mediamente un pezzo resta abbastanza pulito per 8-12 mesi poi si iniziano a rivedere alcune macchiette di ossido , considerando ciò non ho idea di come si possa tenere ben in ordine una collezione , ad esempio , come quella di Giovanni , che si compone come dice di oltre 4000 pezzi , c'è un segreto per farle restare belle pulite ? immagino di si altrimenti a quei livelli ci sarebbe da passare metà vita a sfregare col Sidol tutti i pezzi [142 .

Per quel che riguarda le riparazioni e le verniciature ho da dire che è ovvio , non mi metto a riparare o ricreare il colore di un pezzo che potrei comunemente trovare intatto , fino ad ora in verità ho fatto esperimenti per vedere la resa qualitativa visto che pezzi rari rovinati non me ne son ancora mai capitati , ma penso che prima o poi qualcosa uscirà e io sarò preparato [icon_246 , che sia etico o meno poi farlo credo che dipenda da persona a persona , se il pezzo lo tengo nella mia collezione io lo riparo senza pormi problemi .
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Centerfire
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Re: Parliamo di restauri.

Messaggio da Centerfire »

Questo argomento mi interessa molto.... [icon_246

Io ormai l'ho scritto tante di quelle volte che rischio di farmi tirar dietro qualcosa... (solo munizioni integre, grazie!)

Da buon metalmeccanico (ed armiere) vedo gli ossidi come fumo negli occhi e quindi mi adopero per riportare il pezzo a delle condizioni di onesta dignità. Come e quanto intervenire dipende e varia da oggetto ad oggetto.
Di base pulire per togliere sudicio, terra e quanto altro appiccicàto è la norma. Occorre vedere se la pulizia asportando anche grassi di protezione ed eventuali cerature svilisca o meno la munizione.
Se il pezzo è di epoca e recuperato sul posto (per cui legato a particolari avvenimenti storici) cerco di mantenere intatta la patina salvaguardando la conservazione nel tempo. Se invece è una munizione "tirata fuori dalla scatola" come capita spesso nelle fiere allora non mi faccio scrupolo di darle una bella passata col sidol (sempre che sia di ottone!!!).
Per quanto riguarda gli interventi di ricostruzione resto ammirato dalla perizia di Eniac, avere il mestiere nelle mani ti apre delle opportunità vastissime.
Anche in questo caso occorre fare dei "distinguo"...
Se l'oggetto è relativamente recente e comune riuscire a riparare fessurazioni e fori in modo professionale è una cosa eticamente accettabile, così come riuscire a trovare il colore e la consistenza giusti per le verniciature scomparse.
Nel caso di pezzi rari o difficili da recuperare direi che oltre la pulizia e stabilizzazione non è corretto andare anche perché in questo caso si altererebbe il "vissuto" dell'oggetto portandolo fuori dalla realtà che ha attraversato. Se una cosa è bella resta tale anche con i segni del tempo... (le guardereste le statue greche con le teste e gli arti rifatti?).

Io, come Andrea, sono un "manipolatore" di munizioni... datemi dello strambo ma lavorando nella meccanica toccare con mano gli oggetti mi dà la sensazione di "sentire" la loro storia e la quantità di "ore di vita" che i costruttori vi hanno riversato dentro, fossero anche cose prodotte a milioni... assorbo l'energia del metallo come un New-Age la assorbe dai cristalli... daltronde dopo trenta e passa anni d'officina ho più metallo dentro che intorno! [icon_246
(Dopo la cremazione non renderanno le ceneri ma un lingotto! [255 )

[00016009
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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