Articolo su "Armi & Munizioni"

Munizioni fino a 20mm
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Andrea58
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da Andrea58 »

kanister ha scritto:
Centerfire ha scritto:I miei amici mi hanno giusto regalato l'abbonamento a questa nuova rivista, tanto nuova che ne sono usciti solo 6 numeri!
[264
Ciao, è tanto nuova che ne sono usciti solo due numeri, nemmeno sei. Deriva comunque dall'unione di due vecchissime riviste, Diana Armi e Tac Armi, entrambe con anzianità ultra quarantennale.
Non le ho ancora lette in quanto sono in ritardo di quattro o cinque mesi nella "digestione" delle riviste che si accumulano sulla scrivania però, se permettete, un'idea su quanto scritto sulle riviste in genere me la sono fatta, ed anche da molti anni.

Prendiamo ad esempio le riviste citate:, alcuni numeri di quelli iniziali, usciti non dico quando imparai a leggere ma quasi, mi sembravano il non plus ultra delle conoscenze, tanto che quasi li studiavo a memoria.
Rivedendo oggi certi articoli, forse un po' per l'esperienza che mi sono fatto nel frattempo, li trovo incompleti e molto limitati, con notizie che definirei "da corridoio", senza riferimenti precisi e con clamorosi errori.

Cosa voglio dire con questo? Semplicemente che ognuno di noi ha un livello di conoscenze tale per cui per qualcuno quanto scritto è vangelo, mentre per altri può non valere la carta su cui è scritto.
Concordo [264 [264
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kanister
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da kanister »

Ciao, ritorno sull'argomento perchè nel frattempo ho avuto una lunga chiacchierata con un amico che scrive su delle riviste, non di armi ma comunque di argomento storico, e questo mi ha fatto tornare in mente affermazioni simili fatte da altri conoscenti.
Non voglio generalizzare perchè magari qualche editore si comporta diversamente, però mi si dice che gli articoli pubblicati sulle riviste sono generalmente dei sunti di una qualche altra opera, qualche volta scritti per pubblicizzare la stessa, ma molte volte soltanto per accontentare l'editore che ha bisogno di riempire delle pagine e che magari un domani ricambierà pubblicando un libro.
Molti degli argomenti sono poi solo accennati proprio per invogliare un eventuale lettore interessato a far riferimento all'opera primaria, quando esista.
Tutto questo lavoro generalmente non viene pagato, al limite un abbonamento alla rivista e qualche numero omaggio da regalare agli amici, comunque nessun ritorno economico immediato vero e proprio.
Alla luce di queste affermazioni forse si può capire perchè gli articoli pubblicati sono a volte molto "leggeri", per non usare altre espressioni.
ciao, g.u.
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Centerfire
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da Centerfire »

Caspita, appena ne ho l'occasione chiederò informazioni!
Un ragazzo che ho conosciuto molti anni fà perché era un discreto tiratore di pistola adesso fà parte dello staff di A&M.
Ho perso i contatti ma se ricapitasse al poligono non mancherò di documentarmi in merito! [264
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da Pivi »

Mah,conosco 3/4 dei collaboratori di Armi e Tiro e io stesso ho sia pubblicato un breve pezzo ( risposta a un lettore) , sia ho un articolo già in redazione che attende il via libera....e non è il sunto di nessuna mia opera , così come gli altri articoli sono piccoli studi specifici sull'argomento,magari supportati da una nutrita bibliografia,ma non sunti di libri vari

Anche sul fatto di scrivere gratis nutro seri dubbi....
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da kanister »

kanister ha scritto: Non voglio generalizzare perchè magari qualche editore si comporta diversamente, .........

Tutto questo lavoro generalmente non viene pagato, al limite un abbonamento alla rivista e qualche numero omaggio da regalare agli amici, comunque nessun ritorno economico immediato vero e proprio.

Ciao prego notare quanto evidenziato: non mi riferivo ad una rivista specifica od a un'editore ben preciso, però le persone con cui ho parlato hanno già scritto molti articoli su parecchie riviste diverse ed anche svariati libri, ricevendo da tutti gli editori lo stesso trattamento.
ciao, g.u.
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giovanni
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Re: Articolo su "Armi & Munizioni"

Messaggio da giovanni »

Ho letto con piacere ed attenzione le vostre considerazioni e volendo fare un discorso obbiettivo debbo dire che non è facile scrivere articoli sulle munizioni.
Il fatto poi che negli ultimi tempi, sia grazie a internet che ad ottimi lavori presenti sul mercato, sia decisamente aumentato il livelli dei collezionisti medi non facilita sicuramente chi debba scrivere su questo argomento
Per quanto riguarda le militari fino alla WWII che è il mio capo di specializzazione, se ci si riferisce alle tedesche e alleate maggiori (U.S.A., G.B. e Canada) all’estero è già stato praticamente scritto quasi tutto
Da noi la precedente legislazione presente in materia, alcune assurde imposizioni presenti ancor oggi e la mancanza di testi scritti in lingua Italiana (la nostra generazione purtroppo normalmente non mastica benissimo l’inglese e ancor meno il tedesco) hanno portato ad un assenza quasi totale di studi sia Italiani che fatti sulle "Italiane"
Il fatto poi che numerosi articoli siano scritti da collezionisti ed esperti in armi o peggio di altri settori inerenti la militaria, di indubbia buona volontà ma che sono solo appassionati o trattano sporadicamente di munizioni, sicuramente non migliora le cose.
Va fatto notare inoltre che spesso mancano quasi completamente dati e disegni sul nostro munizionamento per non parlare delle notizie riguardanti la produzione ancor oggi praticamente sconosciuta.
Un altro problema deriva poi dalla mentalità dei collezionisti di munizioni i quali, nella maggior parte dei casi finché non investono in "cultura" (non solo economicamente) , tendono a fidarsi di testi obsoleti, delle chiacchere di alcuni venditori che spesso creano "tarocchi" ad hoc e dei “ho sentito dire” di amici pseudo esperti del settore
Del resto, in mancanza di dati certi e forse per un bisogno di “unicità” intrinseco in ogni collezionista, tendiamo tutti ad inventare nuovi modelli e strane versioni.
La scarsità di circolazione di notizie “comprovate” causata dalla gelosia di alcuni collezionisti nel divulgare le notizie in loro possesso, altro non fa se non peggiorare la situazione di per se già critica
Se mi è permesso un esempio, quando scrivo qualcosa, inizialmente mi informo recuperando tutto il materiale già pubblicato, poi cerco di recuperare sul mercato collezionistico tutti gli esemplari disponibili per modello, marchio e varianti.
A questo punto, inizio un lavoro di collaborazione con i colleghi per confrontare i dati in possesso e recuperare foto e materiale sui modelli mancanti descrivendo solo ciò che ho potuto constatare con certezza.
La parte più “facile” è sicuramente quella finale e cioè della creazione della monografia.
Per quanto riguarda il fattore “veniale” mi permetto solo di dire che la mia scelta di volere pubblicare gratuitamente gli studi effettuati è stata dettata dall’idea di voler aiutare il più possibile i neofiti, nella convinzione che all’inizio, se avessi avuto a disposizione tutto il materiale da noi sino ad oggi pubblicato, mi sarei risparmiato un mucchio di tempo e soprattutto di denaro (cose alquanto rare).
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