Libro sulla strage di Vergarolla

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Loris2013

Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da Loris2013 »

Stimati utenti del forum,
su consiglio di OLD1973 segnalo in quest'area l'uscita da alcuni mesi del mio libro sulla strage di Vergarolla, che è avvenuta a Pola, in Istria, nel 1946. Nel volume ho cercato di fare tesoro degli informazioni e delle immagini condivise da alcuni di voi. Non è un testo prettamente di storia militare, e gli aspetti più vicini ai temi qui trattati sono affrontati soprattutto nei primi due capitoli, però spero che l'argomento possa interessarvi comunque.
In ogni caso vi sono assai grato per le preziose indicazioni, che ho naturalmente menzionato all'interno del volume.
Si chiama: "Vergarolla, 18 agosto 1946. Gli enigmi di una strage tra conflitto mondiale e Guerra Fredda", di Gaetano Dato, casa ed. LEG, Gorizia.

Dalla quarta di copertina:

A Pola, estremo sud dell’Istria, in quello che fu il primo grande attentato terroristico in Italia dopo il 1945, morirono 65 persone, molte delle quali erano bambini. Decine furono i feriti.
Perché, in una tranquilla domenica di agosto, qualcuno decise di far esplodere quei residuati bellici, massacrando gli inermi polesani della spiaggia di Vergarolla? Erano le 14.15, il sole era rovente e la cittadinanza attendeva la ripresa delle gare di nuoto della “Coppa Scarioni”.
Intanto, a Parigi, i vincitori della Guerra Mondiale decidevano le sorti di un’Europa in macerie.
Ma forse il copione era già scritto.
Al termine del conflitto mondiale, la Venezia Giulia, contesa da Italia e Jugoslavia, era subito diventata uno dei più aspri teatri della Guerra Fredda. Divisa in due zone, controllate rispettivamente dagli eserciti anglo-americano e jugoslavo, si era tramutata in uno dei maggiori campi di battaglia delle spie d’Europa e d’oltreoceano.
Pola, già porto militare della Marina asburgica e poi piazzaforte marittima del Regno d’Italia, fra il 1945 e il 1947 era una enclave di Occidente nel mare dei nuovi territori conquistati da Tito. Poi l’esodo della stragrande maggioranza dei suoi abitanti dopo la firma del Trattato di Pace, il 10 febbraio del 1947, la trasformò in una città fantasma. Quella data fu scandita pure da un altro misterioso delitto, l’omicidio del brigadiere inglese De Winton per mano di una maestra di Bergamo, Maria Pasquinelli.
Fra secondo conflitto mondiale e Guerra Fredda, la strage impunita e mai rivendicata di Vergarolla resta un buco nero nella storia d’Italia e d’Europa.


Dalla Prefazione di Roberto Spazzali:
«Lo studio di Gaetano Dato, svolto per conto del circolo di cultura istro-veneta “Istria”, è il primo serio approccio sistematico alla strage di Vergarolla, fondato su un intreccio di fonti, documenti e di studi che hanno anche solo lambito una questione tuttora priva di una risposta plausibile. C’è un interrogativo di fondo che anima la sua ricerca: come mai, nessuno degli Stati coinvolti nell’area adriatica del 1946 (Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Jugoslavia) ha mai cercato, per davvero, i responsabili o soltanto tentato di capire il movente?».


Gaetano Dato ha conseguito nel 2013 il dottorato in Storia contemporanea presso la Scuola Dottorale in Scienze Umanistiche dell’Università di Trieste, con uno studio sull’uso politico della storia e sul rapporto tra politica e religione in relazione ai principali luoghi della memoria nord adriatica.
Ha scritto per le riviste scientifiche Acta Histriae, West Croatian History Journal, Memoria e Ricerca, Southeastern Europe.
Questa è la sua prima monografia.


Dal Corriere della Sera del 12/09/14

In cerca della verità sul massacro di Pola dell’agosto 1946.
Fra le numerose stragi che hanno funestato l’Italia repubblicana, proprio
la prima è quasi dimenticata, forse perché avvenne, nell’estate del 1946,
in un territorio oggi appartenente alla Croazia. Fu sulla spiaggia di
Vergarolla, a Pola, la città portuale dell’Istria che allora era sotto il
controllo degli angloamericani e poi, dopo il trattato di pace, passò alla
Jugoslavia. Esplose un deposito di residuati bellici, mentre era in corso
una gara di nuoto, e morirono almeno 65 persone, cui vanno aggiunti forse
altri cinque dispersi (nella foto un’immagine dei funerali delle vittime,
tratta dall’Archivio privato Micheletti, Trieste). Per quel crimine orrendo
nessuno ha mai pagato, ma ora il caso pare potersi riaprire, non sul piano
giudiziario, ma su quello storico. Un anno fa venne presentata alla Camera
dei deputati un’interrogazione per la creazione di una commissione di
storici (prima firmataria Laura Garavini, parlamentare del Pd) e l’allora
sottosegretario agli Esteri Marta Dassù rispose positivamente. Poi il
passaggio dal governo Letta al governo Renzi ha rallentato la procedura,
che però adesso dovrebbe riavviarsi. Il merito della svolta è senza dubbio
dello stimolo impresso da un’ampia ricerca del giovane studioso Gaetano
Dato, confluita nel volume Vergarolla, 18 agosto 1946 , pubblicato dalla
Libreria Editrice Goriziana (pagine 266, € 26). Dal lavoro di Dato emerge
innanzitutto che l’ipotesi dell’esplosione accidentale, avanzata dalla
stampa jugoslava, non ha fondamento. E proprio i partigiani di Tito
sembrano i principali indiziati dell’eccidio: c’erano fermenti di
resistenza anticomunista e antislava in Istria, appoggiati sottobanco dal
governo italiano, e colpire così duramente Pola può essere stato un modo
per stroncarli. Ma Dato cita anche una seconda pista, quella dei
neofascisti italiani, in fase di riorganizzazione, che avrebbero provocato
la strage nel vano tentativo di far precipitare in conflitto aperto le
tensioni di quei giorni tra jugoslavi e angloamericani. Il libro si attiene
alla documentazione disponibile e non dà risposte certe: forse una
commissione internazionale di storici potrebbe spingersi più avanti.
ANTONIO CARIOTI


Un ultimo commento da parte mia:
Se cercate nella rete, troverete commenti contrastanti riguardo questo volume. E' ovvio che ciascuno può farsi l'opinione che desidera, tuttavia molti che hanno espresso queste opinioni NON hanno letto il libro. Ho subito attacchi da destra e da sinistra, e strumentalizzazioni soprattutto da sinistra (non faccio nomi ma mi riferisco ad alcuni comunicati stampa con informazioni del tutto false circa il contenuto del libro).
La cosa che mi stupisce di più è che però non sia stato abbastanza compreso uno degli aspetti che emerge con più chiarezza nel testo, che è stato confermato da altri recenti lavori storiografici e che sarà ulteriormente confermato da altri volumi di prossima uscita: gli italiani dell'Istria lottarono fino alla fine perchè l'Istria rimanesse italiana, anche con la stampa clandestina, i sabotaggi e le armi. Questo però non viene quasi ricordato quando si pensa alla storia dell'Istria. Coloro che invece avevano lottato, erano di tutte le opinioni politiche, forse cooperarono anche con croati che si opponevano alla politica di Tito, e tanti avevano fatto parte dell'allora recente resistenza. Il loro sacrificio non è stato mai riconosciuto pubblicamente.
Mi duole invece constatare che si vuole dare una rappresentazione degli istriani e quindi degli italiani come vittime passive, che non hanno fatto altro che andarsene con l'esodo, che hanno solo subito la violenza jugoslava senza mai tentare di reagire.
L'esodo fu soprattutto l'unica, l'ultima soluzione rimasta dopo che erano state provate anche altre strade, inclusa il tentativo di una insurrezione armata che Tito stroncò sul nascere, anche grazie a Vergarolla, molto probabilmente.
In pratica non ci sto a questa visione degli italiani e degli istriani sempre passivi, sempre vittime, sempre obbedienti, mentre invece gli italiani e gli istriani hanno avuto l'orgoglio e il coraggio di difendere con ogni mezzo la propria casa, la propria storia e i propri ideali...ma forse oggi a troppa gente conviene che questo è meglio non ricordarlo, mentre la maggioranza non ha mai potuto neanche saperlo, che sono successe queste cose.
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Re: Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da OLD1973 »

Bella presentazione, Gaetano.
Se e quando ci incontreremo a Bologna o a Novegro, te ne prenoto una copia autografata.
Grazie un anticipo!
Old1973

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berettofilo
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Re: Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da berettofilo »

OLD1973 ha scritto:Bella presentazione, Gaetano.
Se e quando ci incontreremo a Bologna o a Novegro, te ne prenoto una copia autografata.
Grazie un anticipo!
Una anche per me! clap clap clap

Grazie!
......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
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Re: Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da Andrea58 »

berettofilo ha scritto:
OLD1973 ha scritto:Bella presentazione, Gaetano.
Se e quando ci incontreremo a Bologna o a Novegro, te ne prenoto una copia autografata.
Grazie un anticipo!
Una anche per me! clap clap clap

Grazie!
Fa sempre piacere vedere pubblicare libri su argomenti poco conosciuti o ignorati "magari" volutamente dalla storiografia ufficiale. [264
Uno pure a me.
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Re: Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da wyngo »

Bravo!
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.

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Re: Libro sulla strage di Vergarolla

Messaggio da OLD1973 »

In occasione dell'ultima Novegro abbiamo avuto il piacere di incontrare Gaetano, il quale ci ha brevemente illustrato il suo escursus personale che lo ha portato ad interessarsi agli eventi descritti nel suo libro.
Poi una volta a casa ho iniziato ad assaggiare il testo: ben strutturato, a tutto tondo, e da piu' punti di vista; denso di particolari da piu' fonti raccolti.
Merita una lettura lenta e riflessiva.
Davvero un ottimo lavoro!
Grazie Gaetano.
clap clap clap
Old1973

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