tommy g. ha scritto:su alcune zone sperdute del Friuli in montagna, zone impervie di montagna, nelle zone di guerra della 1° g.m., si possono trovare delle granate, ma sono tanto grandi che non penso che siamo dei 149, una in particolar era quella molto grande da 305mm mi sembra, alta circa un metro, ma li l'ho lasciata anche perchè parlando con i colleghi Carabinieri del posto, ma chi ci va dentro quella giungla di montagna a tirare su oltre 150 kg di bomba? mezza sepolta da alberi erbe e terra? Poi l'elicottero non può operare in quanto vi è troppa giungla. L'abbiamo risepolta nella storia.
Conosco bene quelle zone per aver prestato servizio in diversi luoghi, non solo come militare ma anche nelle squadre di volontari antincendio, quindi operando a mezzo trasporto con piccoli elicotteri della Regione che ci portavano dove non arrivavano i mezzi, per spegnere incendi boschivi o ricercare dispersi...
In Calabria nel 2013 ( la prima rimozione di una bomba d'aereo) ma dopo anche in altre parti d'Italia, l'Esercito ha impiegato gli elicotteri (anche non militari) per rimuovere ordigni inesplosi in quota e riportarli in piano, per la successiva distruzione...
http://www.ilquotidianoweb.it/news/cron ... e-100.html
https://www.youtube.com/watch?v=7Ab4bI8DZV4
Relativamente all'elicottero e alla supposta giungla, in questo caso la Forestale e i Volontari del posto, hanno realizzato un disboscamento localizzato, atto a garantire la sicurezza e la visibilita' in hovering del pilota del velivolo militare AB212 dell'Aviazione dell'Esercito di Lamezia Terme(CZ) che ha precedentemente ispezionato a terra e successivamente effettuato una prova in volo statico sul sito del rinvenimento...poi dopo la rimozione delle spolette, la bomba in meno di tre minuti è stata magistralmente riposizionata dagli elicotteristi, con precisione, nel sito di sicurezza e in un'ora, fatta brillare dagli Artificieri dell'Esercito.
Le operazioni preliminari all'attivita' sono state condotte dagli stessi Artificieri (con lunghi tragitti a piedi e i materiali necessari alle attivita' , portati a spalla) che hanno dovuto verificare lo stato e la natura delle spolette, riposizionare ed ancorare la bomba al suolo per evitare che in caso di pioggia potesse essere spazzata via, creare uno spazio per operare in sicurezza sulle spolette stesse, poi rimovendole in condizioni di sicurezza accettabile per la loro stessa incolumita' , per preservare vita umana dei cittadini e delle proprieta' immobili del posto.
La bomba pesava 227Kg con circa il 53% del peso in esplosivo e presentava entrambe le spolette(di naso e di coda) armate e pericolose.
Le valutazioni sulla fattibilita' e sulle possibilita' di neutralizzazione di un'ordigno inesploso, non dovrebbero farle i Carabinieri o i cittadini ma gli specialisti dell'Esercito , che hanno le potenzialita' per operare al meglio e rimuovere queste minacce.
Ciao Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci