Luciano, condivido cio' che dici, ma: un fucile si sa' che senza il proprio munizionamento, lo puoi usare solo come arma contundente o come lancia in caso vi sia inastata la relativa baionetta.lucianoluc ha scritto:Va bene denigrare tutto quello che è italiano ma, per esempio, anche se perdi le cartucce il fucile è poco più di una clava.
C'è un colle dietro Cassino dove di queste "BOMBETTE" se ne trovano a gruppi di 50. Corrose all'inverosimile, poche hanno il codolo integro ma, se i tedeschi se le erano portate li, vicino al Monte Cifalco, pensavano che potessero servire.
Portare in montagna dei carichi inutili non era nel loro stile.
Il brixia era nato come mlancia granate d'assalto e , come l SRCM non doveva avere un raggio d'azione troppo ampio altrimenti assio assaltatori.
Luciano
Un mortaio, modernamente inteso come arma non individuale ma di squadra, DOVREBBE essere il più' semplice ed efficace possibile, ovvero un tubo di lancio con il percussore fisso e/o a scatto quando necessario e le sue granate munite all'interno del governale (o le aggiuntive fissate al governale stesso) della carica di lancio.
Alla luce di questo il Brixia non è un mortaio ma un lancia bombe a propulsione pirotecnica, un po' come lo era il lanciabombe per le Lenticolari e le Minucciani nel primo conflitto, solo che quest'ultimo usava la forza centrifuga per la propulsione ed il tutto era ben più' pesante ed ingombrante del Brixia. Oppure le bombardine a gas o aria compressa degli altri militi del medesimo conflitto.
Poi, è vero, all'aspetto il Brixia sembra di più' un mortaio che un lanciabombe, ma nel senso modernamente inteso non lo è.
Ps: secondo me i tedeschi si erano ammucchiati le bombette del Brixia per poi portarsele a casa come curioso souvenir dell'Italico ingegno [icon_246