Ciao Centerfire, non aspetto la tua replica per rispondere alla domanda.
Nell'Esercito fino ad alcuni anni gli artificieri non si orientavano tutti alla stessa maniera.
Diverse scuole di pensiero portavano gli operatori o a fare brillare le bombe d'aereo (ammesso che le condizioni di sicurezza lo permettessero) con le spolette in sito, o in altri casi a rimuovere sempre e in ogni caso le spolette per procedere al brillamento, in una zona distante da abitati, o allo scaricamento mediante lisciviatura previa foratura della corazza con acido nitrico.
Quanto finora brevemente illustrato si verificava solo se le spolette delle bombe rinvenute fossero state ordinarie, ossia a percussione o inerzia. In caso di spolette a funzionamento chimico differito, le bombe non potendo essere spostate il brillamento si doveva effettuarlo in loco.
Questo fino a qualche anno fa. Poi hanno standardizzato una volta per tutte le operazioni relative alla neutralizzazione di questi ordigni.
Ora le spolette devono sempre essere rimosse prima del brillamento dell'ordigno, semprechè del tipo ordinario, poi, dal momento che l'"organo sensibile" della bomba non è più presente, questa viene trasportata nel sito di brillamento.
A questo punto che fine fa la spoletta rimossa? Trasportata separatamente all'ordigno, viene fatta brillare a parte con una piccola carica per eliminare il detonatore. Volendo si può anche inertizzarla, per poter salvare il simulacro per scopi didattici, ma il più delle volte, credo, essa venga demolita definitivamente.
Le spolette non erano tutte in ottone. Gli inglesi erano gli unici ad utilizzare questo metallo per le loro, gli americani le avevano tutte in acciaio, i tedeschi per la maggior parte in alluminio.
E a proposito di inglesi, buona parte delle loro spolette non hanno il detonatore integrato all'interno, ossia la spoletta è un semplice congegno meccanico non esplosivo dal quale al momento opportuno dell'impatto fuoriesce un percussore (spillo) che va si a percuotere il detonarote, ma che non è solidale alla spoletta, un elemento a parte. In quel caso, una volta rimossa, si ha per le mani un oggetto assolutamente inoffensivo che probabilmente verrà fatto brillare lo stesso, per non sapere nè leggere e nè scrivere. [1535
Infine, a meno chè tu non abbia qualche altra domanda da pormi sull'argomento, vorrei fare una divagazione sul fatto che, come ad esempio si è visto sul servizio televisivo dell'ultima bomba rinvenuta, non è che le riprese siano state fatte proprio da in operatore TV al momento preciso della rimozione della spoletta, sia chiaro. Nessun artificiere permetterebbe ad un estraneo di riprendere una fase così delicata, perchè se qualcosa andasse storto, ci andrebbe di mezzo una persona che non c'entra nulla con tutta l'operazione. Sai che casino?
E' più probabile che un altro artificiere della squadra, con la telecamera della TV abbia fatto quelle riprese, per poi renderla al proprietario. [22050002
E a questo proposito mi ricordo di una operazione alla quale ho partecipato in quel di Verona, un po' di anni fa, per lo scaricamento di una bomba d'aereo americana da 1000 libbre. [iocero
Ebbene quella volta, alla fine dell'operazione che aveva visto impegnata una nutrita squadra di artificieri, un operatore TV si fece avanti autorizzato dai responsabili, per fare qualche ripresa. Sai che cosa ci domandò? Di rimetterci a sparare acqua nella bomba con l'idropulitrice come se stessimo ancora operando per sciogliere l'esplosivo, non avendo potuto riprenderla in diretta. Ci siamo tutti rifiutati di prestarci a questa pagliacciata, anche perchè se qualche nostro Comandante avesse visto le immagini in TV avrebbe potuto pensare che qualche incoscente aveva veramente permesso ad un estraneo di avvicinarsi all'ordigno in un momento molto delicato ed a rischio della sua incolumità.
E adesso a te...
Ciao