Projector Infantry Anti Tank: PIAT
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
Ciao Andrea, concordo su tutto, era un'arma di "emergenza" in un momento in cui si doveva a basso costruire un'arma che sostituisse l'ormai obsoleto ed inutile "fucilone anticarro".Andrea58 ha scritto:Molto bello come pezzo, meno bello come ordigno bellico dato che venne fatto per sopperire alla mancanza di armi anticarro da parte degli inglesi in fretta e furia. Utilizzava dei concetti balistici moderni ma risultò una mezza schifezza. L'utilizzo migliore che se ne poteva fare non era anticarro ma bensì contro postazioni fisse e pure non troppo distanti. L'unico vantaggio era la mancanza di scie e la relativa silenziosità. La modesta gittata lo rendevano quasi pericoloso per il lanciatore e la famigerata molla di innesco della carica era durissima. Dichiaravano 21 mm di acciaio a 300 metri ma per ottenere risultati apprezzabili di precisione la distanza di tiro, all'atto pratico non doveva superare i 20/30 metri.
Molto pericoloso nell'uso per lo stesso lanciatore. Il range dei 300 metri teorici....rimase solo teorico. Comunque anche solo per la carica che conteneva ritengo un pochino riduttivo il range max pratico dei 20 metri. Sarebbe stato un suicidio ad ogni colpo.
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
Quasi, quella era la distanza per avere la certezza su carri della taglia del Panther se non ricordo male. Credo che comunque funzionasse solo sul fianco del carro, frontalmente era dura ottenere un risultato su corazze angolate. Non dimentichiamo comunque che i parigrado tedeschi avevano lo stesso problema. Se vuoi il risultato ti devi avvicinare. Sarà per quello che c'era la medaglia per i cacciatori di carri? [icon_246 [icon_246 [icon_246 Spesso mi sà alla memoria [255 [255 [255Cariatide62 ha scritto:Ciao Andrea, concordo su tutto, era un'arma di "emergenza" in un momento in cui si doveva a basso costruire un'arma che sostituisse l'ormai obsoleto ed inutile "fucilone anticarro".Andrea58 ha scritto:Molto bello come pezzo, meno bello come ordigno bellico dato che venne fatto per sopperire alla mancanza di armi anticarro da parte degli inglesi in fretta e furia. Utilizzava dei concetti balistici moderni ma risultò una mezza schifezza. L'utilizzo migliore che se ne poteva fare non era anticarro ma bensì contro postazioni fisse e pure non troppo distanti. L'unico vantaggio era la mancanza di scie e la relativa silenziosità. La modesta gittata lo rendevano quasi pericoloso per il lanciatore e la famigerata molla di innesco della carica era durissima. Dichiaravano 21 mm di acciaio a 300 metri ma per ottenere risultati apprezzabili di precisione la distanza di tiro, all'atto pratico non doveva superare i 20/30 metri.
Molto pericoloso nell'uso per lo stesso lanciatore. Il range dei 300 metri teorici....rimase solo teorico. Comunque anche solo per la carica che conteneva ritengo un pochino riduttivo il range max pratico dei 20 metri. Sarebbe stato un suicidio ad ogni colpo.
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
No, posso sbagliarmi ma il PIAT non aveva nessuna carica di lancio, il proiettile veniva lanciato dalla molla con un rinculo che era assolutamente un calcio di mulo, questa molla poteva venire ricaricata solo con un attrezzo speciale e chiaramente non in prima linea, da qui i problemi di avere due armi al seguito se una faceva cilecca mancando il bersaglio.Cariatide62 ha scritto:Se non erro l'affidabilità del Piat era spesso messa in discussione per il suo meccanismo di armamento della cartuccia di lancio. Il Piat infatti veniva letteralmente sparato con l'utilizzo di una cartuccia che veniva inserita nel codolo. ....
Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
Se intendevi quello, mi dispisce ma ti devo contraddire. Il PIAT aveva una spoletta anteriore ultrasensibile, che all'urto contro il bersaglio trasmetteva l'urto esplosivo di una capsula ad un relè formato da due detonatori collegati da un tratto di miccia detonante rivestita da un lamierino, e che andava dal retro della spoletta alla base della carica esplosiva, proprio per farla reagire partendo dal di dietro e assicurare il principio della carica cava (perforante).
Ecco la spoletta ed ecco il detonatore - relè Riguardo il simulacro di Cariatide posso dire che proviene sicuramente da una delle cassette didattiche del Ministero della Difesa e che vennero consegnate a tante scuole per insegnare ai bambini a riconoscere le forme di questi pericolosissimi ordigni.
Quello che è contenuto nel porta spoletta non è una capsula - detonatore inertizzata, come indicato da Cariatide, ma una falsa spoletta, che aveva lo scopo di preservare da ammaccature e possibile accesso di corpi estranei l'alloggiamento della spoletta.
Per quanto riguarda l'esplosivo impiegato, quello indicato su questo simulacro è la miscela RDX-TNT, non solo TNT (troppo poco potente in funzione anticarro), simile alla Tritolite italiana. L'altro esplosivo largamente impiegato nelle bombe PIAT era la gelatina 808, a base di nitroglicerina e per questo non molto stabile alle variazioni di temperatura. In particolare posso testimoniare che in Romagna mi capitò di bonificare una buca contenente più di un centinaio di queste bombe caricate con gelatina, le quali emanavano un fastidioso odore di mandorle amare. Nei manuali non c'è scritto che contenessero anche sostanze cianogene, ma è possibile che lo avessero aggiunto nella miscela esplosiva per aumentare gli effetti letali.
Infine la disamina sul sistema di lancio. Mi dispiace dirlo, ma non è a molla. All'interno del governale è sistemata una cartuccia di lancio contenente cordite in piastrelle che viene colpita dal percussore dell'arma. La cartuccia ha un diametro di 20 mm e una lunghezza di 27 mm. Alla base c'è la capsula che viene percossa dal percussore. Il rinculo permette all'arma di ricaricare il percussore.
I manuali italiani riportano che si disponeva l'impiego contro mezzi corazzati da non più di 100 m e contro bersagli fissi da non più di 300 m. Il potere perforante era di 12 cm su acciaio e 30 cm per il cemento.
Ciao
- norby73
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Re: Projector Infantry Anti Tank: PIAT
La mia obbiezione derivava da aver letto su un manualetto (che non riesco a trovare) che il PIAT non era possibile ricaricarlo sul campo se non con attrezzature dedicate, quindi assolutamente scomodo da usare sopratutto in caso di mancato bersaglio.