7,62 NATO Cart. di lancio mod. 65 PECA

scatole e imballaggi
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chaingun
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Re: 7,62 NATO Cart. di lancio mod. 65 PECA

Messaggio da chaingun »

Esatto! Figurati che a me capitò di trovare una scatolina di cartucce propulsive del '91. La data sulla scatola era 1991, i bossoli erano marcati 1972...
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wyngo
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Re: 7,62 NATO Cart. di lancio mod. 65 PECA

Messaggio da wyngo »

EOD ITALIANO ha scritto:
fb64 ha scritto:l'anno del lotto riportato sulla confezione 1986 non corrisponde al fondello delle cartucce 1981.
Per quanto ne sappia , E POSSO SBAGLIARE, l'anno scritto sul bossolo si dovrebbe riferire all'anno di produzione del solo bossolo e non di tutta la munizione,
il lotto solitamente è costituito, dalla ditta costrutrice, da un gruppo di munizioni e da un sotto gruppo, es. : SMI 1-4-82, SMI la ditta produttrice, l'1 è il gruppo, il 4 è il sotto gruppo e ovviamente l'82 l'anno di assemblaggio dell'intera cartuccia, della stessa serie di lotti si potrebbe avere SMI 1-5-82, SMI 1-6- 82 ecc ecc.
Per quanto riguarda le munizioni traccianti, se comprese insieme alle ordinarie( 1 TR. e 4 ord), il lotto "diciamo" è doppio, più lungo, es. GLF 1-5-7-2-94,
GFL, la ditta, i primi due numeri (1° gruppo e sotto gruppo) sono riferiti agli ordinari, i secondi 2 numeri (gruppo il 1° e sottogruppo il 2°) è riferito alle cartucce traccianti, di seguito l'anno di produzione e assemblaggio delle cartucce.
Ciao Aldo
...concordo (in enorme ritardo sulla discussione) con Aldo sulla sua esposizione di numero identificativo del lotto...precisando (non perche' vada fatto ma per una mia forma mentis) che nel lotto di produzione normalmente non erano specificati i lotti dei componenti che pero' risultavano dalle documentazioni delle catene di produzione; diverso è invece il caso dei nastri (5,56, 7,62 e 12,7) che Aldo stesso ha correttamente citato e dove due (o piu' ) distinte serie di diverse munizioni venivano impiegate per confezionare un singolo lotto di munizionamento.
Infine diverse volte si sono trovati bossoli marcati con anni diversi da quelli del lotto e alcuni anziani hanno detto che era possibile che in passato, alcuni bossoli spenti venissero riutilizzati, previa verifica, senza fonderli...oppure che alcuni lotti venissero confezionati con cartucce prese da lotti ripristinati( ovvero costituite da munizioni scadute ma successivamente verificate chimicamente e metallurgicamente) e che le diciture esatte dei lotti di ripristino fossero evidenti solo sugli imballaggi esterni e non sulle sigole scatole o confezioni.
Ciao Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.

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