Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

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OLD1973
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da OLD1973 »

Mah, la storia non mi convince. Ipotizziamo che quella pillola pesi 3 kg. ( e sappiamo che ne pesa di più'), cada dalla metà della sua massima elevazione di sparo e NON abbia una spoletta e dell'esplosivo all'interno. Secondo voi con la massa di impatto di più' di un centinaio di chili si "ferma" su un cerchione di lega leggera (senza manco deformarlo) e dopo aver attraversato al massimo 2 strati di lamiera per uno spessore totale di circa 4 mm????? Scherziamo o cosa?
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Andrea58
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da Andrea58 »

OLD1973 ha scritto:Mah, la storia non mi convince. Ipotizziamo che quella pillola pesi 3 kg. ( e sappiamo che ne pesa di più'), cada dalla metà della sua massima elevazione di sparo e NON abbia una spoletta e dell'esplosivo all'interno. Secondo voi con la massa di impatto di più' di un centinaio di chili si "ferma" su un cerchione di lega leggera (senza manco deformarlo) e dopo aver attraversato al massimo 2 strati di lamiera per uno spessore totale di circa 4 mm????? Scherziamo o cosa?
Non lamiera da 2 mm ma scatolati in lamiera che hanno una robustezza ben diversa. Sono fatti per deformarsi attutendo gli urti di un'altro automezzo. In questo caso direi che hanno lavorato bene.
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OLD1973
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da OLD1973 »

Un automezzo ti impatta sulla lamiera con una velocità e con una superficie di impatto ben diverse da una granata di mortaio che piove da un migliaio di metri. Parliamo di una superficie di impatto di 10 cm quadrati sui quali si scaricano più' di cento kg di peso. La lamiera viene fustellata, non fa'a a tempo a plasmarsi dinamicamente per assorbire l'urto.
Almeno a mio parere.
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berettofilo
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da berettofilo »

Secondo me manca qualche parametro per fare una ipotesi il più veritiera possibile...Intanto non sappiamo da quale altezza sia caduta la bomba, poi non ne conosciamo il peso esatto (potrebbe essere una replica in polistirolo espanso [icon_246 quindi ammesso e non concesso che sia caduta da 3000m non è che accelera all'infinito raggiungendo velocità iperboliche: a causa dell'attrito con l'aria raggiungerà, in funzione del peso e del coefficiente di forma, una velocità "limite", oltre la quale non riuscirà ad andare... certo che fa strano anche a me vederla li piantata [137
......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da axel1899 »

domande preliminari da ignorante :
- che ordigno è ?
- oltre alla cartuccia nel codolo sono previste cariche di lancio aggiuntive ? e dove / come si fissano ?

perché poi mi piacerebbe dare un occhiata alle tavole di tiro...

P.s. comunque potremmo sempre provarci ... EOD procura mortaio e confetto e Tu Old ci metti la macchina ... tanto è assicurata, no ?
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Centerfire
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da Centerfire »

Per me ci sta tutto...
Certamente l'oggettino pesa diversi chili, deve fare schegge, mica coriandoli.
Perforare la lamiera da parte a parte richiede un bel po di energia, ricordiamo che le granate da mortaio non viaggiano alle velocità dei proiettili da fucile, se poi è stata usata la carica minima anche l'energia accumulata sarà la più bassa disponibile.
Per fustellare la lamiera come dice Old occorrono delle "iper velocità" che giocando sull'inerzia del bersaglio lo approssimano ad un oggetto rigido e troncativo.
Il cerchio è si in lega ma non è di vetro, sono fatti per assorbire gli urti anche in caso di rottura del pneumatico, non possono sbriciolarsi al primo marciapiede.

Se la spoletta non è a tempo con un paio di martellate dovrebbe saltare fuori dal buco... bastard
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da EOD ITALIANO »

La bomba POTREBBE essere questa nella foto oppure una simile, ma potrei anche sbagliare, le cariche aggiuntive che vedi accanto si mettono intorno al governale nella parte del codolo bucata, inoltre ha una carica al centro del foro del codolo che si chiama carica fondamentale (molto simile come forma ad una cartuccia da caccia )che è quella che poi incendia le cariche aggiuntive che sviluppano i gas che "spingono" la bomba fuori dal mortaio
Ciao Aldo
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da axel1899 »

grazie EOD clap
Io mi autolimito alla robaccia autarchica ... avevo in mente le cariche aggiuntive italiane fissate tra le alette ...
quanto alla carica fondamentale dei ns. 81 mm mod. 35 , si ce l ho presente ... e ricordo ancora di quanti , dopo averne trovata una, [rotola] si chiedevano che cartuccia fosse, su un forum di cacciatori ...
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da OLD1973 »

axel1899 ha scritto:domande preliminari da ignorante :
- che ordigno è ?
- oltre alla cartuccia nel codolo sono previste cariche di lancio aggiuntive ? e dove / come si fissano ?

perché poi mi piacerebbe dare un occhiata alle tavole di tiro...

P.s. comunque potremmo sempre provarci ... EOD procura mortaio e confetto e Tu Old ci metti la macchina ... tanto è assicurata, no ?
Purtroppo c'è una postilla nel contratto di assicurazione che non contempla le grandinate di granate di mortaio fra le possibilità dei danni che possono essere rimborsati, accidenti [142 ; peccato [213 , altrimenti potevamo provare! [264 [icon_246
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wyngo
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Re: Chiamo prima il gommista o l'artificiere?

Messaggio da wyngo »

...propendo perche' sia vero...http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/ne ... ocked.html
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Relativamente alle ipotesi fatte, posso citare la mia esperienza visiva di posti dove i mortai sono stati usati tantissimo ( Sarajevo è uno di questi) e ricordo che diverse bombe anche di vecchia generazione da 81, 82 e 120mm, si sono conficcate in posti davvero incredibili, non solo senza esplodere ma anche senza perforare muri di civili abitazioni di poca consistenza.
Credo, ma questa è una mia ipotesi, che la cosa dipenda molto dalla velocita' e dalla massa/peso del proietto e le bombe da mortaio hanno la caratteristica di impiegare il terzo arco di traiettoria, quello molto curvo, assorbendo l'energia della carica di lancio per fare quota ( non migliaia di metri ma entro poche centinaia, ad eccezione dei mortai rigati) e poi ricadere sul bersaglio.
La velocita' terminale residua risulta ridotta rispetto ad una munizione di artiglieria e ad un razzo, per fare solo due esempi e potrebbe aver fatto la differenza che la bomba cadendo abbia perforato la lamiera ( distruggendo anche lo sportellino del tappo serbatoio) , poi colpito la gomma e il cerchio, scaricando parte dell'energia con il codolo che rimane conficcato sopra le lamiere.
Ultima parte dell'ipotesi che la bomba essendo di nuova generazione, ovvero con corpo aerodinamico, pareti sottili e governale in lega di alluminio, risulti di peso inferiore alla classica M35 italica o O432 sovietica ( che pesavano mediamente circa 3,5kg) e quindi piu' facile a perdere energia all'impatto.
Sul fatto che risulti inesplosa, essendo la foto stata fatta in Libia, in foto ho visto cose davvero abominevoli, come lanciare razzi da guerra con teste inerti oppure bombe da mortaio da 81 illuminanti rinvenute lanciate, inesplose ma con la sicura di trasporto e maneggio...ci sono infinite variabili e credo anche infinite ipotesi.
Guardate qui: effetto terminale di un motore di un missile pesante russo in ricaduta su un autoveicolo...
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...di un razzo pesante su un veicolo militare hard top...
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e di un razzo anticarro portatile conficcato in uno sportello di veicolo militare medio...
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...diversi effetti terminali, credo tutti in parte incredibili ed inspiegabili.
Ciao Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.

Leonardo da Vinci
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