cartuccia italiana? 6,5x52
cartuccia italiana? 6,5x52
Ho trovato questa cartuccia 6,5x52 assieme a cinque sorelle identiche dentro una lastrina caricatore Mannlicher-Carcano in qualche parte dell'altopiano di Asiago.
A suo tempo non feci troppo caso al marchio "S B 17" poi pensandoci nessun produttore italiano ha mai marchiato così le munizioni o perlomeno non ne siamo a conoscenza, il libro "Guida per l'identificazione delle cartucce" del Corsi a pag. 301 recita n° 1646 - non identificato - Catuccia per fucile italiano in cal. 6,5x52 mm Mannlicher Carcano, molto probabilmente prodotta dalla Sellier & Bellot tedesca o cecoslovacca - c'è un evidente errore, la Cecoslovacchia non esisteva nel 1917 quindi è stata prodotta nell'Impero Austro-Ungarico ma a che scopo?
La cartuccia è perfettamente identica a quella standard italiana forse il metallo dell'ogiva è diverso un po più rugoso e più chiaro e quello del bossolo sembrerebbe più scadente, ma forse questo è dovuto solo alla lunga permanenza nel sottosuolo.
Ho ipotizzato che fossero state prodotte dopo la vittoriosa offensiva di Caporetto dove caddero nelle mani Austro-Tedesche ingentissime quantita di armamenti italiani in questo calibro subito distribuiti ai reparti di seconda linea ma nell'ultima settimana ho trovato tre cartucce identiche marchiate "S B 16" che fanno saltare di netto questa ipotesi.
Qualcuno ha idee in proposito?
A suo tempo non feci troppo caso al marchio "S B 17" poi pensandoci nessun produttore italiano ha mai marchiato così le munizioni o perlomeno non ne siamo a conoscenza, il libro "Guida per l'identificazione delle cartucce" del Corsi a pag. 301 recita n° 1646 - non identificato - Catuccia per fucile italiano in cal. 6,5x52 mm Mannlicher Carcano, molto probabilmente prodotta dalla Sellier & Bellot tedesca o cecoslovacca - c'è un evidente errore, la Cecoslovacchia non esisteva nel 1917 quindi è stata prodotta nell'Impero Austro-Ungarico ma a che scopo?
La cartuccia è perfettamente identica a quella standard italiana forse il metallo dell'ogiva è diverso un po più rugoso e più chiaro e quello del bossolo sembrerebbe più scadente, ma forse questo è dovuto solo alla lunga permanenza nel sottosuolo.
Ho ipotizzato che fossero state prodotte dopo la vittoriosa offensiva di Caporetto dove caddero nelle mani Austro-Tedesche ingentissime quantita di armamenti italiani in questo calibro subito distribuiti ai reparti di seconda linea ma nell'ultima settimana ho trovato tre cartucce identiche marchiate "S B 16" che fanno saltare di netto questa ipotesi.
Qualcuno ha idee in proposito?
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Le sigle S e B che compaiono sulla tua cartuccia, a mio parere, stanno ad indicare che il propellente utilizzato per il caricamento è la Solenite (codice "S") che ha sostituito prima della guerra la balistite nonchè la manifattura di produzione che nel nostro caso è il pirotecnico di Bologna (codice "B") nonchè l'anno di produzione.
Ciao
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- giovanni
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Si si se ne trovano anche da me, con quel timbro li ma solo degli anni di guerra, quindi credo si tratti di una produzione d'emergenza, comunque con le stesse sigle non si trovano i caricatori, ne ho più di un centinaio con date, fabbricanti ed ispettori dal 1894 al 1945 ma non ho mai riscontrato tali marchi su nessuno, per questo credo trattasi di produzione dettata esclusivamente dalla forte richiesta durante i 4 anni del conflitto!
Se di produzione di emergenza si tratta, il costruttore dobbiamo individuare!
Anche perchè la possibilità che sia il pirotecnico di Bologna, come proposto da walzorzi, mi lascia molto perplesso, secondo alcuni autori Bologna produceva cartucce a carica di solenite già dal 1906, Capua dal 1907, ha sempre marchiato le cartucce con B + (anno 3 o 4 cifre) + le iniziali dell'ispettore (la storia delle croci per identificarle la prenderei con le pinze) quindi perchè cambiare marchio?
Anche perchè la possibilità che sia il pirotecnico di Bologna, come proposto da walzorzi, mi lascia molto perplesso, secondo alcuni autori Bologna produceva cartucce a carica di solenite già dal 1906, Capua dal 1907, ha sempre marchiato le cartucce con B + (anno 3 o 4 cifre) + le iniziali dell'ispettore (la storia delle croci per identificarle la prenderei con le pinze) quindi perchè cambiare marchio?
Si potrebbe vedere che cosa c'è dentro una di quelle recuperate da scavo a sensazione però ci dovrebbe essere solenite quasi sicuro, per cui essendo già la balistite non più in uso credo che non valesse la pena indicarne il contenuto, forse trattasi di un produttore privato o simili che produsse per il momento bellico, più o meno quel che successe nel 35-36 per la guerra in AOI. Bella gatta!
- giovanni
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