Hans Ulrich Rudel il pilota di ferro
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Hans Ulrich Rudel il pilota di ferro
Questo è lo stato di servizio di Hans Ulrich Rudel, il più famoso pilota di stuka della 2° guerra mondiale e, in assoluto, il pilota con il maggior numero di missioni e di bersagli distrutti fra tutti quelli di ogni nazionalità impegnati in azioni tattiche sulla terra e sul mare. Allo stato di servizio vanno poi aggiunti anche alcuni episodi ( che l’asso racconta nel suo libro il pilota di ferro)che fanno del pilota degli stuka un personaggio ancora più unico nel pur colorito panorama del mondo aviatorio. Un personaggio indubbiamente gratificato da una gigantesca dose di fattore c…..aiutata però da una volontà e da un coraggio incredibile.
Rudel nacque a Konradswaldau, in Alta Slesia che divenne una regione della Polonia dopo il 1945; il padre era un pastore protestante che lo allevò nel nome della lealtà e dell’obbedienza e che un giorno scriverà del figlio: “ la sua massima è: è perduto solo chi si da per vinto”. All’ età di 8 anni si ruppe una gamba gettandosi dal primo piano appeso ad un ombrello.
il 4 dicembre 1936, entra a far parte della Luftwaffe e venne addestrato nel ruolo di pilota osservatore, principalmente a causa del suo limitato curriculum scolastico. Nel 1937 partecipa ad un concorso per ufficiali e viene selezionato. Viene mandato alla scuola di Werder dove nel 1938 raggiunge la sua prima unità: lo stuka gesschwader 168 da poco equipaggiato con i nuovi Junkers Ju 87 bombardieri in picchiata. Partecipò alla campagna polacca nel ruolo di pilota ricognitore per missioni a lungo raggio. Non è ancora ritenuto un pilota valido, infatti viene tenuto in disparte nella campagna di Francia e in quella d’Inghilterra.
. Il 2 marzo 1940 Rudel fece domanda per essere ammesso al corso di addestramento per la specialità del bombardamento in picchiata (Stuka) e terminatolo con successo venne trasferito ad un reparto operativo nei pressi di Stuttgart.. Nell'aprile 1941 promosso tenente, venne trasferito presso lo StukaGeschwader 2 Immelmann di stanza in Grecia dove partecipa alla guerra nei Balcani, poi , chiusa questa parentesi si trasferisce sul fronte russo, che sarà il teatro delle sue gesta.
Il 23 settembre 1941, nell'attacco al porto di Kronstadt, durante le operazioni nei pressi di Leningrado, riuscì a colpire ed affondare con una bomba da 1000 kg la corazzata sovietica Marat. In una successiva missione sugli stessi obbiettivi riuscì a distruggere un incrociatore ed un cacciatorpediniere. Il 15 agosto 1942 venne nominato comandante di squadriglia (Staffelkapitän) del III Staffel/StukaGeschwader 2, reparto con il quale operò fino al termine del conflitto. Il 24 settembre Rudel a compiuto gia 500 missioni.. Verso la meta di novembre un’itterizia lo costringe ad entrare all’ospedale di Rostov, ma dopo 8 giorni non ne può più, e lascia l’ospedale per tornare al fronte.Il 10 febbraio 1943 è il primo pilota al mondo a raggiungere la millesima missione di volo, ad aprile è promosso capitano.
nella foto uno Junkers Ju 87a Di ritorno da una licenza viene assegnato ad un reparto che deve sperimentare i nuovi Ju 87 G-2 Kanonenvogel (cannone volante) armato con due cannoni Rheinmetall-Borsig da 37 mm, alloggiati in due gondole alla base delle ali. L’arma viene denominata BK 3,7 (bord kanone), era una versione modificata del cannone da 3,7cm flak 18 antiaereo e di conseguenza utilizzava le stesse munizione (37x263B= belted=cinturato), oltre ovviamente a munizioni con granata mina (minen geschoss), che avevano pareti piu sottili e maggiore capaciata esplosiva, e munizioni perforanti con nucleo al carburo di tungsteno (hartkernmunition) che penetravano 140mm a 100m di distanza. Grazie alla grande velocità iniziale di 1140m/s le granate hartkern erano efficienti fino a 600m dove perforavano 95mm di corazza. Queste armi riducevano molto la manovrabilità e la velocità dell’aereo ed andavano inoltre armonizzate per concentrare il fuoco ad una particolare distanza. Inizialmente era di 400m, ciò significa che i 2 colpi sparati colpivano il bersaglio distanziati di 1m. Più lo spessore delle corazze aumentava minore era l’armonizzazione. Rudel la teneva a 100m!!
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da sx:
colpo esplosivo tracciante iniziale con granata modello 18 a 2 corone di forzamento in rame (sprgr. 18) con spoletta 3,7cm Kpf Z Zerl PV, spoletta ad impatto diretto con unita autoditruggente pirotecnica.
colpo esplosivo tracciante con granata modello 18 modificata e corona in ferro dolce (sprgr. 18 umg FES) con spoletta 3,7cm Kpf Z Zerl FG, come sopra ma con unita autodistruggente funzionante per forza centrifuga.
ancora un colpo esplosivo, come il primo descritto, si nota appena a destra la scritta L'spur, tracciante.
esistono granate incendiarie identiche alle esplosive ma con marchi ad inchiostro rossi e la scritta Br (brand = incendiario)
colpo perforante esplosivo tracciante modello 18 con corona in ferro dolce (pzgr. 18 FES)
come sopra ma del tipo iniziale con corona in rame (pzgr. 18)
colpo perforante con nucleo al carburo di tungsteno tracciante, (hartkern) questo tipo di colpo era usato per la lotta ai carri armati. nel 1943 quando ormai le scorte di tungsteno venivano utizzate esclusivamente per la produzioni di macchinari, Hitler ne autorizzo l'uso solamente ai gruppi di attacco al suolo armati di BK 3,7. particolari delle esplosive spreng granate 18
nella foto si puo notare il tracciatore
le munizioni esplosive venivano usate per l'attacco a veicoli leggeri, navigli etc... ancora perforanti la prima non conteneva esplosivo, (pzgr 40/1), si basava sull'alta velocita iniziale (1140 m/s) e la durezza del carburo di tungsteno.
granata perforante esplosiva tracciante (panzer granate 18) con spoletta Bdz 5103. il tracciatore è inserito nella spoletta. oltre alle munizioni tradizionali, erano state proggettate delle munzioni apposite, le granate mina, o minen geschoss.
questa la esplosiva lo spaccato dell'ordinaria, si evince la differente capacita esplosiva questa è l'altra granata mina, la perforante.
andò all ospedale perchè lo stuka fu colpito da una granata antiaerea che sfondò la pancia dell aeroplano e semi amputò una gamba a rudel,che abbattuto dietro le linee russe si fece oltre 50 km a piedi x ritornare in patria farsi mettere una protesi e ritornare a volare
comunque complimenti x l ottimo topic
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in ottone con il solito sistema di marchi:
ad ore 12: 58, il lotto di fabbricazione
ore 3: anno di fabricazione e waffenamt
ore 6: numero identificativo 6348 e nome dell'arma (non sempre presente) 3,7cm flak 18
ore 9: P152 il costruttore, E. Windisch ma non è confermato. ancora in ottone, iniziale, costruito dalla Polte (P), in questo caso la G ad ore 3 indica l'anno di produzione, ad ore 6 è presente solo il codice identificativo. bossolo in ferro non laccato, del 1943, costruito dalla aty = maschinen fur massenverpakung G.m.b.h., a Lubecca. ad ore 12 il lotto. 301, ed il fornitore dell'acciaio, amp= dortmund-hoerder huttenverein AG a Dortmund bossolo in acciaio laccato del 42 prodotto dalla wb, hugo schneider AG (HASAG) di berlino.
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nella foto vengono caricate munizioni esplosive si procede all'armonizazione delle armi.
questa pratica non è unica per il BK 3,7 ma veniva effettuata per tutti gli armamenti alari.
Fu così insignito nelle seguenti date:
Ritterkreuz:6 Gennaio 1942
Eichenlaub:14 Aprile 1943
Schwerter:25 Novembre 1943
Brillanten:29 Marzo 1944
Goldenes Eichenlaub:29 Dicembre 1944.
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HUR.
E infatti dopo che Rudel ha distrutto, nell’arco di una settimana, 70 mezzi da sbarco sovietici impegnati a stabilire una testa di pinte fra le paludi di Temryuk, nel Kuban, anche i più scettici si convincono della validità dello Ju 87 come arma tattica di appoggio alle forze di terra. Il 5 luglio 1943, all’inizio della sanguinosa battaglia di Kursk, il pilota che ha da tempo come compagno di missione nel ruolo di operatore radio-mitragliere il maresciallo maggiore Erwin Hentschel, distrugge nell’arco di 12 ore 15 carri sovietici T-34. il 30 ottobre raggiunge il traguardo del 100° carro distrutto.
il disegno rappresenta la livrea estiva nonchè le insegne del grande cacciatore di carri Il 25 novembre quando totalizza 1600 missioni riceve le spade sulla croce di ferro. Agli inizi del 1944 Rudel è impegnato con il suo reparto nella battaglia di di carri armati di Kirovograd, dove aggiunge altri 50 carri all’elenco delle sue vittime. IL 20 marzo 1944 dopo essere stato promosso maggiore di ritorno da una missione vede in un campo uno stuka costretto ad un atterraggio di fortuna, ed atterra per salvare l’equipaggio. Ma la ruota del carrello rimane impantanata. Vedendo arrivare i soldati russi i 4 aviatori corrono verso l’argine del fiume e si gettano nelle acque gelide. Il compagno di Rudel, Hentschel, non sopravvive. I 3 continuano la fugo dall’altra parte della sonda, ma Rudel viene ferito e rimane indietro. Braccato trova rifugio da alcuni contadini che simpatizzano per i tedeschi, da li tornerà nelle linee amiche.
la livrea invernale Torna subito in combattimento con la ferita non ancora guarita, e il 29 marzo gli vengono assegnati i brillanti sulla croce di ferro. Il 3 giugno quando è a quota 301 carri distrutti(78 con bombe 223 con i 37mm) ed alla 2000 missione Goering lo insignisce di una decorazione che ha personalmente creato per lui: una medaglia d’oro con corona di platino e spade, e al centro la cifra 2000 formata da brillanti. L’inevitabile conclusione si avvicina ma l’asso non demorde dai suoi principi di lealtà ed obbedienza. Accumula altri atterraggi forzati, ferite ed una promozione a tenente colonnello. A Natale 1944 arriva a 2400 missioni e 463 carri russi distrutti. Qualche giorno più tardi Hitler gli conferisce la massima decorazione al valore militare, le fronde di quercia in oro con brillanti e spade sulla croce di cavaliere dell’ordine della croce di ferro. E una distinzione unica nella storia delle forze armate del terzo Reich, viene inoltre promossa a colonnello. Il 9 febbraio 1945 nella zona di Lebus vicino a Francoforte sull’Oder, impegnato contro i soliti T-34 viene costretto ad un nuovo atterraggio di emergenza dove si ferisce gravemente alla gamba destra, che poi verra amputata sotto il ginocchio. Il 25 marzo è di nuovo in volo con una gamba di legno e continua a distruggere.
Egli si arrese alle forze americane l'8 maggio 1945, atterrando con il suo aereo a Kitzingen 100 km ad ovest di Norimberga. Un soldato americano salta sull’aereo e tenta di strappargli le preziosissime decorazioni appuntate sul petto, ma l’asso lo respinge con un pugno. Solo l’intervento degli ufficiali metterà pace a questo primo incontro con i vincitori. Dopo aver attraversato un paio di campi di prigionia finisce in ospedale a Londara. A farlo ricoverare è stato l’asso senza gambe Douglas Bader della RAF. Un ultimo gesto cavalleresco in segno di rispetto.
Hans Ulrich Rudel muore nel 1982 a Rosenheim. Circa 400 delle missioni che Rudel effettuò vennero eseguite con un cacciabombardiere Focke-Wulf Fw 190
Josef Stalin pose sulla sua testa una taglia da 100.000 rubli
Nel corso delle missioni percorse circa 600.000 Km utilizzando circa 5.000.000 di litri di carburante
Sgancio circa 1.000.000 di kilogrammi di bombe
Sparò circa 1.000.000 di colpi di mitragliatrice, circa 150.000 di cannone da 20 mm e 5.000 di cannone da 37 mm
Riuscì, dopo l'amputazione della gamba, a distruggere oltre 30 carri armati nemici
Venne abbattuto in 32 occasioni, diverse volte dietro le linee nemiche.
In alcune occasioni atterrò dietro le linee dell'avversario per recuperare piloti tedeschi abbattuti
notare il carro disegnato sul muso <center>Hans Ulrich Rudel
"è perduto solo chi si da per vinto"</center>